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21 Gennaio 2025

L’iperidrosi alle mani: cause, sintomi, diagnosi e percorso di cure

L’iperidrosi alle mani, detta anche iperidrosi palmare, è una condizione medica caratterizzata da un’eccessiva produzione di sudore nella zona palmare.

Pur essendo una risposta fisiologica comune a stress, caldo o sforzo fisico, la sudorazione eccessiva, quando diventa persistente, può compromettere significativamente la qualità della vita quotidiana, causando disagio sociale, difficoltà pratiche e impatti psicologici significativi.

Approfondiamo questa condizione, le sue cause, i sintomi e le soluzioni disponibili.

L’iperidrosi alle mani

La sudorazione è un meccanismo fisiologico essenziale per la regolazione della temperatura corporea.

Regolata dal sistema nervoso simpatico, consente al corpo di dissipare il calore in eccesso attraverso le ghiandole sudoripare. Tuttavia, nell’iperidrosi palmare, questo sistema diventa iperattivo, provocando una sudorazione eccessiva e sproporzionata rispetto alle necessità termiche del corpo.

L’iperidrosi palmare è spesso classificata come primaria o secondaria.

Iperidrosi alle mani primaria

La forma primaria è generalmente idiopatica, cioè priva di cause apparenti, e tende a manifestarsi durante l’adolescenza.

Iperidrosi alle mani secondaria

La forma secondaria, invece, è correlata ad altre condizioni mediche o all’uso di determinati farmaci.

Questa distinzione è cruciale per determinare il trattamento più adeguato.

Le cause dell’iperidrosi palmare

Le cause dell’iperidrosi palmare variano a seconda che si tratti di una forma primaria o secondaria.

La forma primaria, la più comune, è legata a un’eccessiva attività del sistema nervoso simpatico.

Sebbene non sia del tutto chiaro il motivo di questa iperattività, si ritiene che una predisposizione genetica giochi un ruolo significativo. Infatti, molti pazienti con iperidrosi primaria riportano una storia familiare simile.

La forma secondaria può invece essere causata da:

  • patologie sistemiche, come il diabete, l’ipertiroidismo o disfunzioni ormonali;
  • infezioni croniche o stati infiammatori;
  • assunzione di farmaci, come antidepressivi o farmaci per la pressione sanguigna;
  • disturbi neurologici.

Questa forma può manifestarsi a qualsiasi età e richiede una gestione mirata alla causa sottostante.

I sintomi e impatti sulla vita quotidiana

sudorazione mani

L’iperidrosi palmare si manifesta principalmente con mani costantemente umide o, nei casi più gravi, gocciolanti.

Questo sintomo, la sudorazione della mani, apparentemente semplice, può avere ripercussioni importanti sulla vita quotidiana del paziente.

Da un punto di vista pratico, la sudorazione eccessiva compromette attività che richiedono una presa sicura, come:

  • scrivere;
  • utilizzare strumenti di lavoro;
  • maneggiare dispositivi elettronici.

Inoltre, può danneggiare materiali come carta o tessuti.

Sul piano psicologico, il disagio legato a mani umide può portare a una significativa riduzione dell’autostima.

Stringere la mano a qualcuno, un gesto comune nelle interazioni sociali, può diventare una fonte di imbarazzo o ansia. Nei casi più gravi, i pazienti evitano il contatto fisico, isolandosi progressivamente.

Nei bambini e negli adolescenti, l’iperidrosi palmare può influire sul rendimento scolastico e sulle relazioni interpersonali, aggravando ulteriormente l’impatto emotivo della condizione.

La diagnosi

La diagnosi di iperidrosi palmare si basa su un’accurata anamnesi e su un esame obiettivo. Durante la visita, il medico valuta l’entità della sudorazione e verifica eventuali segni di patologie sottostanti.

Test specifici, come il test dell’amido-iodio (chiamato anche test di Minor), possono essere utilizzati per mappare le aree interessate dalla sudorazione. In alcuni casi, il medico può prescrivere esami del sangue o altre indagini per escludere condizioni come il diabete o l’ipertiroidismo.

È essenziale distinguere tra iperidrosi primaria e secondaria, poiché il trattamento della forma secondaria si concentra principalmente sulla gestione della condizione di base.

Il percorso di cure dell’iperidrosi palmare

I rimedi dell’iperidrosi alle mani iniziano spesso con approcci non invasivi, volti a ridurre la sudorazione senza ricorrere a interventi chirurgici.

Le principali tecniche utilizzate includono:

  • formulazioni a base di cloruro di alluminio;
  • ionoforesi;
  • tossina botulinica;
  • strategie pratiche;
  • intervento chirurgico.

Formulazioni a base di cloruro di alluminio

Le formulazioni a base di cloruro di alluminio sono utilizzate frequentemente come primo approccio. Questi prodotti bloccano temporaneamente l’attività delle ghiandole sudoripare, riducendo la sudorazione. Tuttavia, possono provocare irritazioni cutanee in alcuni pazienti.

Ionoforesi per iperidrosi alle mani

La ionoforesi è un’elettroterapia che prevede l’utilizzo di corrente elettrica a bassa intensità per ridurre l’attività delle ghiandole sudoripare. Sebbene i risultati possano variare, molti pazienti trovano sollievo con trattamenti regolari.

Tossina botulinica

L’iniezione di tossina botulinica è un trattamento efficace che blocca temporaneamente i segnali nervosi diretti alle ghiandole sudoripare. Gli effetti durano generalmente dai tre ai sei mesi, richiedendo trattamenti periodici.

Strategie pratiche

Infine, strategie pratiche come indossare guanti di cotone sotto i guanti di lavoro, utilizzare assorbenti specifici per le mani e gestire lo stress con tecniche di rilassamento possono aiutare a ridurre il disagio quotidiano.

Questi approcci sono spesso sufficienti per le forme lievi o moderate di iperidrosi, ma possono risultare inadeguati nei casi più gravi.

L’intervento chirurgico per l’iperidrosi alle mani

simpaticectomia toracica

Per i pazienti con iperidrosi severa che non rispondono alle terapie conservative, la chirurgia rappresenta una soluzione definitiva. La procedura più comune è la simpaticectomia toracica, una tecnica che interrompe la trasmissione dei segnali nervosi alle ghiandole sudoripare.

La simpaticectomia è eseguita in anestesia generale e prevede l’utilizzo di tecniche mini-invasive.

Attraverso piccole incisioni sul torace, una videocamera consente di visualizzare i nervi simpatici e applicare clip di titanio sui gangli responsabili della sudorazione palmare.

I vantaggi della chirurgia includono:

  • efficacia immediata, in quanto già dopo l’intervento molti pazienti si svegliano dall’anestesia con le mani asciutte;
  • alta percentuale di successo, con oltre il 95% dei pazienti che riporta una significativa riduzione della sudorazione.

Tuttavia, la chirurgia comporta anche rischi. Uno degli effetti collaterali più comuni è una bradicardia reattiva che può durare per 48-72 ore dopo l’intervento.


a cura del Prof. Stefano Margaritora, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica del Policlinico Gemelli di Roma e Professore ordinario dell’Istituto di Patologia Speciale Chirurgica dell’Università Cattolica.